Prima di ogni altro amore

Prima di ogni altro amore
DATA: 14-04-2023
ora: 21:00
SOLISTA: Regia Alberto Oliva - Sceneggiatura Sergio Casesi - Interpreti Gea Rambelli e Stefano Tosoni
DIRETTORE D'ORCHESTRA:

Sceneggiatura Sergio Casesi
Regia Alberto Oliva
Interpreti Gea Rambelli e Stefano Tosoni

I biglietti dello spettacolo sono disponibili presso:

www.vivaticket.com

Biglietteria del Teatro San Rocco
Lunedì e venerdì dalle 20,30 alle 21,30
Sabato, Domenica e festivi dalle 16,30 alle 18,30 e dalle 20,30 alle 21,30
Il giorno del concerto a partire dalle 20
Prezzi
30 euro poltronissima
25 euro poltrone
20 euro galleria
20 euro riduzione per over 70 e studenti

 

Prima di ogni altro amore

Incanto per Maria Callas e Pier Paolo Pasolini

di Sergio Casesi Regia di Alberto Oliva

Con Gea Rambelli e Stefano Tosoni Produzione Proscenio Teatro

Testo vincitore del Premio Nazionale Franco Enriquez 2022 alla drammaturgia

Nel biennio 2022/2023 si celebrano due centenari straordinari per la cultura italiana, Pier Paolo Pasolini e Maria Callas.

Dal loro incontro, reale e irreale allo stesso tempo, nasce il testo di Sergio Casesi, drammaturgo pluripremiato e musicista, interpretato dalla giovane attrice e cantante lirica Gea Rambelli, in uno spettacolo multimediale con musiche originali diretto da Alberto Oliva.

 

In scena ci sono Maria Callas e Pasolini, costretti da una distanza fisica, impegnati a scriversi lettere, a cercarsi al telefono, lasciarsi messaggi ognuno mostrando all’altro un po’ più di sé, ogni volta più in profondità. Un dialogo che scivola fino alla confessione, fino alla parola come rifugio e salvezza.

Ma, nella magia dell’amicizia e dell’affetto, affiora un discorso più grande, fra le parole del quotidiano e i grandi temi, il mito che inconsciamente nutre la loro relazione: Medea.

E così dal dialogo a distanza si passa all’incontro vero e proprio che può svolgersi solo nel sogno, nell’indicibile, nell’inconscio, nella pura forza vitale e creativa dei due protagonisti.

Maria-Medea, innamorata e delusa, fuori dalla propria patria, amata in virtù della sua magia, il suo canto unico capace di infiammare il cuore dell’intero mondo ma sola, terribilmente sola, è costretta a dare voce alle più profonde emozioni delle centinaia di donne che interpreta sulla scena, e non può fare nulla contro la privazione d’amore, lei straniera agli affetti più importanti.

Pasolini-Giasone, eroe del vello d’oro, della poesia e in generale della volontà creativa, è invece scopritore del mondo, conquistatore attraverso l’arte di ogni angolo, luminoso o buio, dell’umano.

Pasolini che antitetico a Maria, vissuto da un amore incondizionato verso lo sconosciuto, l’imponderato, verso il male come verso il bene, nel muoversi poeticamente nel mondo si fa parte di esso, lo ama sconfiggendo ogni paura e solitudine, ogni distanza ed ogni separazione.

Ma il sogno ha termine e i due si ritrovano uno accanto all’altro, in un tempo sospeso che è la nostra relazione con due giganti del Novecento. E qui, in un percorso di pacificazione con la vita, nel superamento del male di vivere che ha modellato le due esistenze reali, vi è il lascito forse più grande per noi. Oltre il loro tempo, oltre quel tempo, vi è la loro relazione e la nostra con la loro, in un per sempre possibile, attraverso la magia dell’arte e del teatro.

Sergio Casesi

Drammaturgo pluripremiato, è autore di “Prigionia di Alekos”, testo ispirato alla figura di Alexandros Panagulis, con cui ha vinto il “Premio per la nuova drammaturgia” del Teatro La Pergola di Firenze, presieduta da Franco Cordelli. Lo spettacolo ha debuttato il 10 febbraio 2018 al Teatro Niccolini con la regia di Giancarlo Cauteruccio. Nel 2012 ha ottenuto il primo premio nella competizione romana “Anime Nude” presso il Teatro dell’Orologio, con la messa in scena dell’atto unico “Traditori”.

Nel dicembre 2017 si aggiudica il Premio Cendic con “#AnAmericanDream”, testo che ha visto il debutto nell’estate del 2018 a Segesta all’interno de “Le Dionisiache” di Calatafimi-Segesta Festival, regia Mauro Avogadro. Nel 2018 è risultato vincitore del premio “Parole d’arte” di Napoli con il testo “La Sposa del Vento” ispirato alla figura del pittore austriaco Oskar Kokoschka.

Sempre nel 2018, con “Zeus in Texas” si è aggiudicato il premio Premio Carlo Annoni di Milano, concorso di drammaturgia dedicato alle differenze nell’amore. Come esperto di drammaturgia e drammaturgia musicale collabora dal 2016 con Biennale di Venezia.

Edoardo Erba ha definito la sua scrittura “estremamente intrigante, audace e dallo stile innovativo. L’originalità delle sue storie, l’unicità dei personaggi e la velocità del dialogo sono le sue migliori caratteristiche”.

Parallelamente al lavoro di drammaturgo, è anche trombettista premiato a livello internazionale, terzo premio al concorso internazionale di Porcia e premio speciale della giuria al concorso Maurice André di Parigi. Ha suonato con molte orchestre italiane fra cui Orchestra dell’Opera di Roma, Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Orchestra della Rai. Dal 1999 ricopre il ruolo di Prima Tromba presso l’Orchestra Regionale Lombarda, I Pomeriggi Musicali di Milano, con cui si esibisce regolarmente in qualità di solista.

 

Alberto Oliva

Laureato in Scienze dei Beni Culturali all’Università degli Studi di Milano nel 2006, diplomato in regia alla Scuola d’Arte drammatica Paolo Grassi di Milano nel 2009, è regista di prosa e di opera.

Comincia la sua carriera come assistente alla regia di Andrée Ruth Shammah, Jurij Ferrini, Serena Sinigaglia, Carmelo Rifici, Massimo Navone. Il suo primo spettacolo, Il Venditore di sigari di Amos Kamil, prodotto dal Teatro Litta, ha avuto un ottimo riscontro di critica e pubblico, tornando in scena per dieci stagioni teatrali (dal 2010 al 2020).

Per alcuni anni collabora con il Teatro Giacosa di Ivrea diretto da Paolo Bosisio, dove realizza gli spettacoli Garibaldi, amore mio di Maurizio Micheli (2010), Il Ventaglio di Goldoni, Il mercante di Venezia (2012) ed Enrico IV di Luigi Pirandello (2014).

Con l’attore Mino Manni fonda nel 2011 l’Associazione I Demoni, con cui realizza diversi spettacoli teatrali e il Progetto Dostoevskij, che vede il suo culmine nel 2017/2018 al Teatro Franco Parenti con la realizzazione di Delitto e castigo e la pubblicazione di una raccolta di sei adattamenti teatrali originali tratti dalle opere dell’autore russo, dal titolo Prospettiva Dostoevskij (ed. Cuepress).

Realizza spettacoli di prosa in tutta Italia, ha vinto il prestigioso Premio Internazionale Luigi Pirandello come miglior regista emergente. Ha vinto il bando Biennale College per l’opera contemporanea Magen Zeit su musica di Gabriele Cosmi, con cui ha debuttato a Venezia nel 2014. A settembre 2017 ha curato la regia di Inori di Stockhausen, evento di apertura della Biennale Musica a Venezia con la direzione musicale del M.Marco Angius. Ha curato le regie della stagione lirica 2018 e 2019 del Teatro Verdi di Busseto. Nel settembre 2021 ha diretto La Traviata, evento celebrativo dei 130 anni del Teatro Sociale di Busto Arsizio (Va).

Ha pubblicato il libro L’odore del legno e la fatica dei passi. Resto in Italia e faccio teatro, testimonianza dei suoi inizi e della scelta di non andare via dall’Italia per occuparsi di cultura.

Nel settembre 2020 con Jaca Book ha pubblicato Il Teatro ai tempi della peste. Modelli di rinascita, un libro nato durante il lockdown in cui ripercorre le grandi epidemie della Storia e le ripartenze che ne sono conseguite, fino ai giorni nostri.

 

crossmenu